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In che modo la scuola può sviluppare la creatività?

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In che modo la scuola può sviluppare la creatività?

In che modo la scuola può sviluppare la creatività?

L'intelligenza è quella capacità umana e animale di risolvere problemi e di adattarsi all'ambiente.

Gli studi psicometrici degli inizi del 900 hanno cercato di misurare l'intelligenza  con l'uso dei test. La scala Binet-Simon teneva conto dell'età mentale dei ragazzi, cioè del livello di intelligenza media a una certa età. Il test è poi stato perfezionato con l'introduzione del quoziente d'intelligenza QI che corrisponde all'età mentale del ragazzo divisa la sua età cronologica, il tutto moltiplicato per cento (test di Stantford-Binet).

Nel corso del 900 altri studiosi come Spearman, Thurston, Cattel e Vernon hanno distinto un'intelligenza generale da altre abilità mentali, mentre Stenberg ha individuato tre abilità fondamentali che contraddistinguono l'intelligenza: le abilità analitiche, creative e pratiche.

Successivamente Howard Gardner, psicologo cognitivista americano, ha introdotto la teoria delle intelligenze multiple, considerando l'intelligenza come una realtà multiforme ed ha individuato sette intelligenze: logico-matematica, linguistica, spaziale, musicale, cinestetico-motoria, interpersonale, intrapersonale, a cui si sono aggiunte l'intelligenza naturalistica ed esistenziale.

In ambito scolastico e grazie alla personalizzazione dell'insegnamento

(L 53/2003), occorre che gli insegnanti valorizzino le varie forme di intelligenza degli allievi e predispongano un piano educativo e didattico che punti allo sviluppo delle competenze cioè la capacità di sapersi orientare in modo autonomo individuando le strategie più adatte per la soluzione dei problemi.

Secondo Daniel Goleman, autore del libro "Intelligenza Emotiva", i processi di apprendimento non possono essere disgiunti dalle componenti emotive e motivazionali che caratterizzano l'individuo. Pertanto l'insegnante, all'interno della classe, deve essere anche un mediatore e un facilitatore creando un clima positivo e cercando di motivare i giovani alla scuola, coinvolgendoli in prima persona nella loro formazione.

Per sviluppare la creatività in classe, si può utilizzare la strategia didattica del  problem solving e dell' apprendimento cooperativo. Infatti, secondo quanto affermato dai teorici del costruttivismo, come Piaget, Vygoskij e Bruner, si apprende in modo più efficace se scopriamo la realtà in maniera diretta, con

un’ attività di ricerca e con il concorso di altre persone con le quali stabiliamo un rapporto alla pari.

Altri modi efficaci per lo sviluppo della creatività sono costituiti dalle mappe mentali e dal brainstorming, basati entrambi sul libero fluire delle idee e su di una categorizzazione creativa. L'allievo, mentre sviluppa le sue capacità intellettive, si avvale dell'apporto del gruppo e ciò consente anche di superare la competitività, a favore della solidarietà nell'ottica dello sviluppo delle competenze sociali, come richiesto dalle Raccomandazioni Europee del 18 dicembre 2006.

Dott.ssa Antonella Buonerba
Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane - Salerno (SA)


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Dott.ssa Antonella Buonerba Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane
Salerno (SA) - Avellino - Napoli

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Iscritta all’Ordine degli psicologi della Campania n. 2635/A dal 25 maggio 2006
Laurea in Psicologia (indirizzo Psicologia clinica e di comunità)

 

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