“Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”
(Divina Commedia Inferno, 26° canto, vv 118-120)
Attraverso le parole di Dante, Ulisse incita i suoi compagni a spingersi oltre le colonne d’Ercole, là dove, secondo le credenze del tempo, finiva la conoscenza umana. Anche se questa sua ultima impresa gli risulterà fatale, Egli rimane l’eroe simbolo della sete di conoscenza che, sin dagli albori della storia, ha contraddistinto il genere umano teso a raggiungere mete sconosciute.
Il mito di Ulisse è la chiave di lettura per quanti, a un certo punto della vita, sentono la necessità di intraprendere un viaggio ideale, metaforico, per capire l’origine di tutte le ombre che ci condizionano rendendo la vita meno soddisfacente di quella che vorremmo.
I “mostri” che Ulisse incontra nel suo peregrinare, rappresentano gli eventi che ci hanno ferito, disturbato, legandosi alla nostra particolare sensibilità, ad una determinata fragilità, diventando, in tal modo, potenti, soverchianti, indistruttibili. Altre volte, come nel viaggio di Ulisse, tali “mostri” assumono sembianze incantevoli e ammalianti, ma insidiano ugualmente il nostro equilibrio perché ci deviano verso strade che non vorremmo percorrere.
E allora, se la sete di conoscenza ha spinto Ulisse a intraprendere le sue peripezie, a volte favorito, altre ostacolato da forze superiori, ciò che ci anima e ci rende disponibili è il coraggio e la volontà, le stesse qualità che hanno reso mitico l’eroe omerico.
È necessario affidarsi nelle mani di chi ha già intrapreso e compiuto il proprio viaggio personale e può accompagnare la persona, in questo percorso a ritroso che lo riporta a ritrovare la propria dimensione, uno stato in cui poter esprimere liberamente se stessi. Solo nell’ambito di una relazione umana e terapeutica si esplicitano le dinamiche che veicolano i sentimenti, i pensieri, le idee, i contenuti che, gradualmente, assumono un significato e un peso diversi.
La consapevolezza di noi stessi e dei nostri bisogni consente l’abbattimento delle difese, baluardo del nostro cammino, e ci induce a cominciare a cercare una strada. La consapevolezza è già preludio di guarigione.
Se dovessimo partecipare ad un brainstorming virtuale sul sogno, la pagina si riempirebbe delle seguenti parole ed espressioni: fuga dalla realtà, immaginazione, desiderio, inconsapevolezza, sogno ad occhi aperti, sonno, stranezza, incubo, colori, oggetti ,persone, situazioni, ripetitività, bello, brutto, premonizione...
Ogni individuo sogna e fin dalle prime civiltà umane ci siamo sforzati di dare ai nostri sogni un senso cercando di trovare anche dei segnali che ci aiutino nelle nostre scelte.
Scopri il mio approccio clinicoMi portavi con le mani.
Ferme, decise sopra le mie, mi attiravi con dolcezza.
Un lieve tentennamento nei miei passi,
continua...
Dott.ssa Antonella Buonerba Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane
Salerno (SA) - Avellino - Napoli
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Iscritta all’Ordine degli psicologi della Campania n. 2635/A dal 25 maggio 2006
Laurea in Psicologia (indirizzo Psicologia clinica e di comunità)
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